1924/05/25 – Nel Comune

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Da La Trebbia del 25 maggio 1924

Il giorno 17 corr. l'on Giunta si è riunita ed ha preso i seguenti provvedimenti: diede il nulla osta per lo svincolo della cauzione alla cessata esattrice Signora Casartelli Angela ved. Bellaria; assunse, a far tempo dal 1 giugno p.v., il sig. Berzieri quale segretario interino sino ad esaurimento del concorso che sarà tosto bandito per il posto di segretario; incaricò l'Ass. Cella Paolo perché facesse mettere all'ordine una parte dei locali del soppresso Tribunale per collocarvi la R. Pretura; propone al Consiglio la conferma del deliberato Commissariale per la rinuncia all'autonomia scolastica; conferì a S. E. Benito Mussolini, Presidente del Consiglio dei Ministri la cittadinanza onoraria di Bobbio, pregandolo di gradirla come omaggio di ammirazione e di fede di questa popolazione.

A proposito della cittadinanza onoraria di Bobbio offerta all'on. Mussolini

Bobbio, schiantato il Monastero fonte delle sue glorie, dispersa l'incalcolabile biblioteca, delle cui spoglie si arricchirono le più famose del mondo, e poi nel 1923, proprio quando anche le nazioni straniere vennero a rendere il dovuto omaggio al focolare medioevale di civiltà per l'Italia e pel mondo, soppressi il Circondario, il Tribunale, le scuole Normali, priva di commerci, di industrie, di mezzi moderni di comunicazioni, è ormai ridotta ad una condizione deplorevole, immensamente peggiore delle nostre colonie africane.

Col misero orgoglio

D'un tempo che fu.

Perciò, pur apprezzando il nobile intento dei nostri padri coscritti, temiamo che la cittadinanza onoraria offerta all'on. Benito Mussolini non sia all'altezza richiesta.

Ma se ciò nonostante Egli si degnerà di accettare l'omaggio tributatogli, noi che chi regge ora i destini d'Italia, vorrà interessarsi efficacemente anche della patria adottiva, e ridonarle lo splendore antico, e procurarle il benessere moderno.

Noi allora ravviseremo e benediremo in Lui,un inviato della divina Provvidenza, ripetendo i versi del Manzoni:

All'uom la mano si porge

Che si ravviva e sorge

Oltre l'antico onor.

Bobbio, 24 maggio 1924

LA DIREZIONE

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