Le acque solforose di Canneto

Da La Trebbia del 1969

Sorgerà nella piana di Corgnate il complesso alberghiero della «Bobbio Terme»
Il complesso termale alberghiero sarà costituito da un fabbricato principale a cinque piani, di cui uno destinato alle attrezzature termali, e un avancorpo destinato a negozi e boutique. Nei piani superiori saranno ricavate sessanta camere da letto.
La soc. Bobbio Terme, alla fine di quest’anno che è stato decisivo per il suo sviluppo e il suo potenziamento, può ormai presentarsi al pubblico con un programma ben definito per il prossimo avvenire.
Lo sfruttamento delle acque termali è una delle direttrici sulle quali opera la Società, che prevede inoltre ulteriori ricerche, oltre a quelle effettuate nella galleria di Fonte Pineta, anche nella zona dell’ex colonia Carenzi e di Canneto. Queste ultime località sono situate entro il perimetro di concessione della Bobbio Terme e presentando particolare caratteristiche atte allo sfruttamento, per il quale si faranno sondaggi nella prossima primavera.
L’altra direttrice cui mira la Società è l’imbottigliamento delle sorgenti ubicate in comune di Coli in località Sant’Agostino. L’acqua ha già un nome: si chiamerà dei TRE ABATI.
Intanto il prof. Ferdinando Petrilli, titolare della cattedra di igiene dell’Università di Genova ha ricevuto dalla Società l’incarico di scegliere una équipe di esperti ai quali verrà affidato il compito di svolgere le analisi necessarie. Lo stesso prof. Petrilli ha già effettuato tutte le analisi batteriologiche delle acque già prescelte dalla Società e ha comunicato risultanze assai lusinghiere.
Ma l’iniziativa indubbiamente più vistosa della Bobbio Terme sta nella progettazione del nuovo albergo termale, che sorgerà nella zona di Corgnate. In altra parte del giornale forniamo una breve descrizione del complesso alberghiero, per la cui costruzione la Società indirizzerà ogni suo sforzo nel prossimo anno.
L’ubicazione dell’albergo ci sembra assai felice. La sua facciata principale sarà verso la piazza di Corgnate e avrà sul retro una stupenda visione sul Trebbia.

Da La Trebbia del 16 novembre 1969

BOBBIO TERME – TERME BOBBIO


Considerazioni semiserie sulle due società termali che hanno suscitato tante speranze e tante simpatie in tutti i ceti della nostra città.

Bobbio Terme – Terme Bobbio…

Non è come dire: «Ambrigio Fusella e Fusella Ambrogio» cone si può credere lì per lì, di primo acchito. Bobbio Terme e Terme Bobbio sono i nomi di due Società diverse, sorte nella nostra città, entrambe interessate allo sfruttamento nelle nostre acque medicamentose. La maggioranza dei bobbiesi le distingue dalla diversa ubicazione dei rispettivi cantieri, ma fu una grande confusione tutte le volte che si tratta stabilire se è la «Bobbio Terme» che opera alla Pineta o è invece quell’altra o viceversa. Non parliamo poi delle mescolanze che si fanno quando si tratta di accoppiare il prof. Petrilli e il prof. Bocconi alle rispettive Società. Il fatto stesso che i nomi dell’una e dell’altra Società non siano ancora sicuro appannaggio della memoria del bobbiese medio, dimostra che questi è parimenti affezionato ad entrambe. E questo è giusto, doveroso, direi, perché, tutt’e due mirano al lancio della nostra Città, nel cielo affascinante delle Stazioni Termali. Da parte dei Bobbiesi, dunque, equidistanza ed equa distribuzione di simpatie. E non sarò certamente io a scostarmi dall’atteggiamento dei miei concittadini: Viva La Bobbio Terme! Viva la Terme Bobbio!

Con tutto questo, malgrado la identicità del mio affetto e della mia gratitudine nei confronti delle due Società, che amo di pari amore; e senza, per questo, spostarmi d’un ette dalla mia rigida equidistanza, qualche considerazione innocente, puramente accademica, la vorrei fare . Mi pare, per questa mia convinzione nessuno me ne voglia, che la Bobbio Terme abbia avuto, finora, più fortuna. Che male c’è? Capita anche tra fratelli usciti dallo stesso grembo, d’essere l’uno più fortunato dell’altro. Più fortuna nel senso che s’è imposta più prepotentemente alla pubblica opinione, con più rapidità e intensità, che ha sfondato di più, grazie alla eccezionalità di alcuni interventi, a cui, magari di malavoglia, sono stati chiamati i soci. Non dico che questa maggior fortuna sia merito di questi o di quest’altro, e meno che meno, che essa sia il migliore agente di giustizia sociale e no, a questo mondo. Circostanze! Pure circostanze, per chi è fuori dalla mischia. Le solite camorre della dea bendata, per chi c’è dentro! Ma chi non sa che la fortuna bisogna anche sapersela propiziare? Diciamo la verità: se il cav, Renati Presidente della Terme Bobbio, avesse attraversato il suo Rubiconde, la popolarità della sua creatura avrebbe raggiunto limiti che senza quel guado, sono impensabili. Già, perché è pacifico che la fortuna della Bobbio Terme è consentita, per assurdo che possa sembrare, nell’essersi inguaiata nell’attraversamento del Trebbia. Senza quel guado, che ha fiaccato le coronarie di mezzo Bobbio e che tiene ininterrottamente banco da un semestre, tanto chiasso non si sarebbe fatto, ed anche il nostro giornale locale – in altre occasioni così discreto – non avrebbe annunciato «Urbi et orbi», con quel tono da Bollettino della Vittoria, che «L’impresa Larceri ha toccato l’altra sponda»! La pubblica opinione sarebbe stata distratta da mille altre cose, se non ci fosse stato ol Trebbia a farle tenere il fiato sospeso per mesi e mesi, assillata dagli amletici dubbi: «Passerà? Non passerà? E l’acqua, infine, andrà in su o in giù, come Domineddio ha sempre voluto? E la galleria sarà svuotata o riempita?».

Tutti questi patemi, così sapientemente coltivati dal nostro giornale, hanno finito per creare una psicosi tale che, per quanto mi riguarda, non esito a confessare che quanto appare sulla testata del nostro settimanale, non è più Annibale che attraversa ol nostro fiume, ma Larceri, travestito da cartaginese, già di ritorno dall’altra sponda! L’Impresa, ha assunto degli aspetti faraonici, agli occhi dei più; e con quali benefici sul piano pubblicitario, ognuno può immaginare. La gente ha affollato il greto del fiume fino alle ore piccole, discutendo sul principio di vasi comunicanti, sulla diga di Kariba e per associazione d’idee, persino di Alarico sotto le acque del Busento. Il Piave, il Nilo, la Beresina, Ramsete, Larceri, don Piero, le piramidi, Caracolla, Berzieri: una fantasmagoria d’immagini e di personaggi che si sono suggeriti uno dopo l’altro, in piena notte, sotto il cielo stellato.

Quale fortuna! E pensare che la «Terme Bobbio» l’aveva anch’essa, a bella portata di mano, il suo fiume da guadare! Sarebbe bastato un fiumiciattolo, il Carlone! Piuttosto che niente. Era sufficiente spostarsi cento metri indietro, appena al di qua del fiume, e la «Trebbia» sarebbe stata costretta ad aggiungere un Annibale in più, alla sua testata.

Così come sono andate le cose, invece, la Terme Bobbio sa di cosa non sofferta, d’ordinaria amministrazione, dove tutto è filato per il verso voluto, senza imprevisti, tutto ordinato e preciso, pedantemente calcolato, un comunissimo parto indolore che non ha galvanizzato le folle.

Non si è pensato che persino la Grande Guerra sarebbe stata una guerretta senza il Piave e Caporetto; che le difficoltà – quando si ha tanta scalogna da non incontrarle – bisogna andare a cercarsele. Ma certo, perché è quasi assodato ormai, che le nostre fortune più durature si celano spesso, dietro le nostre sfortune quotidiane.

W.W.M

Da La Trebbia del 14 marzo 1970

Sopralluogo di tecnici ed esperti alle sorgenti della ‘Bobbio Terme – L’equipe è stata guidata da un Professore dell’Università di Pavia e da un Ingegnere di Parma.

Tre diversi tipi di acque termali

Domenica una equipe di tecnici ed esperti guidata dal Prof. Vincenzo Reganti dell’Istituto di Chimica generale dell’Università di Pavia e dall’Ing. Giuseppe Azzali di Parma ha effettuato un sopralluogo alla galleria di fonte Pineta per conto della Soc. per Az. Bobbio Terme. In galleria, ora facilmente agibile grazie ad un imponente lavoro di sbancamento del terreno antistante, si sono pure recati il Presidente della Società Dott. Colombetti e alcuni consiglieri, i quali in serata hanno tenuto una riunione per delineare un programma di massima che dovrà essere attuato in primavera.

Dai primi accertamenti in sito risulterebbe che le numerose sorgenti della galleria, opportunamente selezionate, darebbero origine a tre tipi di acque termali con caratteristiche chimiche diverse. A un tipo di acqua salsa, si aggiungerebbero in tal modo due ben distinti tipi di acque sulfuree.

Particolare di non scarso rilievo è quello relativo alla portata e alla temperatura delle sorgenti che si aggira sui 20 gradi, con punte di 25 gradi; nel sopralluogo di domenica si è riscontrato che i dati rilevati in precedenza si sono mantenuti costanti.

Il prof. Raganti ha intanto raccolto i dati per la valutazione di gas alla sorgente e ha prelevato campioni di acqua per le analisi di dettaglio definitive. All’Ing. Azzali è stato invece affidato il progetto per la captazione delle sorgenti, di cui dovrà in via preliminare calcolare l’esatta portata.

Nel corso della prossima settimana è previsto un incontro a Bobbio di tutti i soci della «Bobbio Terme».

Da La Trebbia del 25 aprile 1970

Il Capitale della ‘Bobbio Terme sarà portato a cento milioni

Lunedì prossimo a Piacenza si terrà l’Assemblea dei Soci – Il Presidente Dott. Colombetti presenterà il bilancio della Società – Si riprendono i lavori alla galleria di fonte Pineta

La Società «Bobbio Terme» ha fissato per lunedì prossimo l’assemblea dei Soci. All’ordine del giorno, per la parte ordinaria, c’è la relazione del Presidente sul bilancio del 1969. Il Dott. Colombetti darà lettura delle varie voci, che saranno commentate dagli Amministratori e dai Sindaci della Società. Per quanto ci è dato sapere, sembra che nel corso della medesima riunione venga avanzata la proposta di una aumento di capitale, dagli attuali 49 milioni a cento milioni. L’aumento, di cui da tempo si parla, sembra debba essere posto in relazione alla realizzazione del programma del 1970 e degli anni futuri.

A breve scadenza intanto dovrebbe essere realizzata la camera di contenimento delle acque all’imboccatura della galleria di fonte Pineta.

Il progetto, redatto dall’Ing. Azzali di Parma, è stato esaminato domenica scorsa a Bobbio dagli amministratori della Società, ai quali spetta ora di trovare la ditta per l’esecuzione. Si tratta di un manufatto in cemento armato a forma semicircolare, che si sviluppa per un’altezza di circa otto metri e un diametro di metri sei, atto a reggere le forti spinte del terreno e a perfetta tenuta, onde evitare anche la minima infiltrazione di acqua dall’esterno.

Alla base di questa camera semicircolare dovrà dipartirsi la conduttura che, passando sotto il Trebbia, consentirà il deflusso delle acque della galleria. L’inizio dei lavori è previsto per i primi giorni di maggio.

Da La Trebbia del 21 novembre 1970

Riprende l’attività delle «Bobbio Terme»

È in avanzata costruzione una camera stagna che consentirà il proseguimento dei lavori di captazione delle acque in galleria

Alla galleria di fonte Pineta la Soc. Bobbio Terme ha ripreso i lavori. In queste ultime settimane, dopo la piena del Trebbia verificatasi in coincidenza con la tremenda alluvione di Genova, l’impresa Pedilli di Ponte dell’Olio ha eseguito opere di scavo e ha posto le fondazioni per una camera stagna che è destinata a precludere le infiltrazioni d’acqua sul subalveo del Trebbia in galleria. Dalle fondazioni sta sorgendo un muro di cemento armato in forma semicircolare progettato dall’Ing. Azzali di Parma. L’altezza del manufatto, che ora raggiunge i cinque metri, è prevista in metri otto, al fine di impedire anche in caso di piene eccezionali del fiume, il deflusso delle acque in galleria.

La Soc. Bobbio Terme, per conto della quale si sta realizzando l’opera, intende dar corso nei prossimi mesi alle opere di captazione delle acque termali, approfittando del fatto che in galleria la temperatura simantiene attorno ai quindici gradi e consente pertanto anche in pieno inverno la realizzazione di altri manufatti in cemento, atti a convogliare i vari tipi di acque all’esterno della galleria. Come è noto la quantità delle acque termali è tale da consentire nella prossima primavera un deflusso costante dei due tipi fondamentali di acque: le salse e le sulfureo-salse.

Mentre la società concorrente ha ottenuto il permesso di apertura dello stabilimento termale, la società Bobbio Treme ha ancora davanti a sé un iter piuttosto lungo da percorrere e non scevro di difficoltà.

Da La Trebbia del 12 dicembre 1970

Altri appezzamenti di terreno acquistati dalla Bobbio – Terme

La Società possiede ora oltre 20.000 metri quadrati nei pressi della Fonte Pineta – Un articolo su «Cronache Padane»

Il prossimo numero di «Cronache Padane» pubblicherà un articolo dal titolo «I nuovi programmi di sviluppo della Bobbio Terme». La stampa piacentina ha già dato ampio risalto all’attività termale della nostra città e questo nuovo articolo traccia a grandi linee l’operato della Società che inizia lo sfruttamento delle acque a Fonte Pineta.

Ci giunge notizia che la medesima società ha acquistato nei pressi della sorgente un appezzamento di oltre 14.000 metri quadrati, che in aggiunta al terreno precedentemente acquistato costituisce una base consistente per la futura attività.

Assieme al terreno è stato pure acquistato il fabbricato costruito anni fa dall’Opera della Divina Misericordia, per la quale si prevede la trasformazione in stabilimento termale.

«Ora la Bobbio Terme – dice l’articolo di Cronache Padane – ha deciso di convogliare le acque sul terreno che si estende accanto alle fonti, sui circa 20.000 metri quadrati di sua proprietà».

Come abbiamo già riferito, è stato necessario costruire all’imboccatura della galleria una camera stagna, che non consenta alle acque del Trebbia di entrare in galleria nei periodi di piena e ottenere anche che, con questa opera, le acque del fiume non raggiungano la galleria per vie sotterranee.

Da La Trebbia del 16 gennaio 1971

L’avvenire di Bobbio è legato alle Terme

Nel 1970 l’afflusso dei turisti a Bobbio è aumentato – Le Terme creano nuovi problemi per il Turismo – L’attività della «Bobbio Terme»

Il quotidiano piacentino di domenica scorsa ha presentato un quadro positivo del movimento turistico a Bobbio. Purtroppo l’affermazione del giornale non era suffragata da cifre e da dati, indispensabili per una oggettiva valutazione del fenomeno.

La convinzione dei bobbiesi è che soltanto con l’inizio dell’attività termale si potrà veramente dare un nuovo corso al turismo bobbiese, anche se ciò richiederà alcuni anni. Le stazioni termali in Italia sono molte, la concorrenza di quelle esistenti o in via di sviluppo è un dato di cui bisogna tener conto.

Fortunatamente la nostra città può contare su una posizione geografica e un ambiente naturale che la pongono in vantaggio nei confronti di altre stazioni termali. Si tenga conto inoltre che in Piemonte e soprattutto in Liguria si nota la più vasta superficie di territorio nazionale priva di affermati centri termali. La vicina Salice, all’estremo sud della Lombardia, è geograficamente più favorita di Bobbio per le facili comunicazioni stradali, ma per contro l’ambiente naturale le è sfavorevole.

Buone prospettiva si aprono dunque all’avvenire della nostra città. Le Terme di S. Martino, che si pariranno nella prossima primavera, daranno una prima misura del richiamo che Bobbio esercita nelle regioni circostanti.

Nel frattempo la Soc. Bobbio Terme, che opera nei pressi del Ponte Gobbo, ha tenuto la settimana scorsa una importante riunione nel corso della quale è stata decisa la destinazione a centro di cure termali del fabbricato recentemente acquistato.

La Società sembra indirizzata a svilupparsi sulla sponda destra del Trebbia, dove in località «Fornace» possiede oltre 20.000 metri quadrati di terreno, su cui sorgono due case rustiche e il nuovo fabbricato che ospiterà le terme. La Ditta ASEMA di Milano, la più grande impresa italiana specializzata nel settore, sta studiandone la trasformazione per installare apparecchi di aerosolterapia, irrigazioni, inalazioni e cure estetiche. Nei prossimi mesi le acque della galleria di Fonte Pineta saranno captate e condotte attraverso tubazioni presso la costruendo stazione termale.

Osservazioni:

Purtroppo tutto finì con questo articolo e con esso tutte le speranze dei bobbiesi

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