Unione Sportiva Bobbiese – novant’anni di storia

 

U.S.B

 

 Ai   lettori   

 

È con gran soddisfazione che dopo due anni d’intense ricerche e di lavoro, abbiamo portato a termine la raccolta della documentazione esistente riguardante l’Unione Sportiva Bobbiese.

Le ricerche sono state effettuate sul nostro settimanale bobbiese «La Trebbia», sul quotidiano della provincia «Libertà» e ci siamo basati anche su alcuni appunti, avuti dal giornalista Gino Macellari, per quanto riguarda i primi anni del sodalizio e dal prof. Mario Bonini per gli anni che vanno dal 1940 ai primi mesi del 1950.
Questo libro documentale, che riporta tutte le cronache ritrovate delle partite dei vari campionati a cui l’U.S.B. ha partecipato, dagli anni 1946 fino al 2002, ininterrottamente, vuole essere “un riconoscimento” di gratitudine, rivolto a quei bobbiesi, che nel lontano 1912, sentirono e capirono la necessità di promuovere lo sport nella nostra città a favore dei giovani, ma vuole anche ricordare tutte quelle persone che, nel tempo si sono succedute ed impegnate a sostenere questa Società, che tanti meriti ha avuto verso la nostra gioventù, sapendola educare nel fisico e nello spirito e che è ormai diventata patrimonio di tutti i cittadini bobbiesi. Queste persone si potranno conoscere leggendo le varie cronache, ma anche osservando la ricca documentazione fotografica; le fotografie mostrano gli atleti che hanno giocato nella nostra squadra, ma mostrano altresì coloro che si sono adoperati al fine che ra Spurtiva esistesse.   
Bobbio, senza la «sportiva», non sarebbe più lo stesso e anche la squadra di calcio ha contribuito, non poco, a far conoscere il nome della nostra Città.
Nello scrivere questo libro, man mano che gli anni si riempivano delle cronache ritrovate, ci siamo accorti che oltre ad essere una documentazione sportiva, poteva servire ad un’attenta analisi di come si scriveva nei vari periodi. Il linguaggio variava con il cambiare dei tempi e delle situazioni sociali. Analizzando, sotto quest’aspetto, le cronache, ci si può anche divertire a scoprire l’enfasi del tifoso che, con tutta la buona volontà, non riusciva, nel descrivere una partita, ad essere imparziale: nella maggioranza dei casi l’arbitraggio era ottimo quando la squadra del cuore vinceva, la sconfitta era per lo più colpa di sfortuna; ma in generale le squadre, anche se perdevano, erano sempre viste «in ripresa». Insomma sono cronache fatte da un tifoso per i tifosi.          
Un altro aspetto che merita di essere considerato è quello di ritrovare, in cronache ormai lontane, i vecchi e distinti signori di oggi, in veste di giovani atleti e magari saperli attori di furibonde zuffe per le solite lotte campanilistiche che in quei lontani tempi facevano addirittura parte di una cultura. Chi non ricorda i furibondi scontri tra Bobbio e Varzi, oppure gli scontri che avvenivano con determinate squadre di pianura che poi immancabilmente erano ricambiati quando arrivavano a Bobbio! Resta famoso l’episodio di un arbitro che assediato nell’albergo “Barone” era poi condotto in salvo dai Carabinieri con pistola in mano. Insomma era sport, ma era sempre presente la possibilità che degenerasse. Tutte queste cose non venivano riportate sui   giornali, al massimo lo si intuiva quando, leggendo la cronaca di una partita, si leggeva « partita sospesa per invasione di campo». 
 Sentiamo il dovere di ringraziare Francesco Bellocchio che, grazie alla sua eccezionale memoria, ci ha permesso di riconoscere molte persone, ormai lontane nel tempo.     Ringraziamo anche tutti coloro che, rovistando nei vecchi canterani, ci hanno fornito il materiale necessario per documentare questi avvenimenti sportivi, ma un particolare grazie va a quelle persone che, fidandosi sulla parola, con la loro prenotazione ci hanno sostenuto sia moralmente sia finanziariamente ed in particolar modo il presidente Mauro Labirio che ha capito l’importanza di questo lavoro per la nostra città e che ha operato in modo che questo libro venisse dato alle stampe.
Un ringraziamento particolare anche ad Ettore Zerbarini, per l’attenzione e la pignoleria con cui ha curato questa pubblicazione di ben 1216 pagine, illustrata con 182 fotografie d’epoca : un bel lavoro che oltre a far onore alla nostra città rende merito alla serietà delle Artigrafiche Bobiensi. 

 

                        Gigi Pasquali, Paolo Mozzi e Lucio Respiggi

 

 

 

 

P.S. : tutte le fotografie che appaiono sul libro potranno essere riprodotto su richiesta da Artigrafiche Bobiensi

 

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